privacypost

joined 1 year ago
MODERATOR OF
[–] [email protected] 3 points 2 days ago

@testing complimenti come al solito a @violastefanello per la sua capacità di raccontare le storie con un notevole gusto e la migliore accuratezza

 

Educare alla cultura della privacy a partire dalla più giovane età è fondamentale. La campagna del #GarantePrivacy

@privacypride

Un bambino che cresce con la giusta consapevolezza dell’importanza dei propri dati avrà più possibilità di difendersi da situazioni di rischio che tutti conosciamo bene: cyberbullismo, pedopornografia, revenge porn, ecc.. Comprendere che il proprio nome, il proprio indirizzo di casa, il proprio stato di salute, la propria immagine e voce hanno un valore è la base di partenza per una cultura e rispetto della privacy. Questa pagina si propone di fornire alcune utili informazioni di partenza per genitori, minori e scuole.

gpdp.it/temi/minori

 

Quando rubano i dati ,anche se non sei d'accordo ...🚨 Perplexity e il furto di dati?

@eticadigitale

La nuova ricerca di Robb Knight mette sotto accusa #Perplexity Bot per il mancato rispetto delle indicazioni sui file Robots.txt.
Cosa significa questo per la #privacy e il diritto d'autore sul web?

👉 Forbes lo definisce un "cinico furto" e oggi ne parliamo in profondità insieme a Guido Scorza nella nuova puntata di #garantismi

#webcrawling #AI

youtu.be/Lkke7g3MQJg

 

Risultato “Going Dark” del gruppo di alto livello: una missione fallita

Il 13 giugno, il Consiglio Giustizia e Affari Interni, composto dai ministri degli Interni degli Stati membri dell'UE, discuterà le raccomandazioni del Gruppo ad alto livello (HLG) sull'accesso ai dati per un'efficace applicazione della legge (“Going Dark”). Questo post sul blog di #EDRi fornisce una breve analisi delle raccomandazioni dell'HLG e un riepilogo dei suoi difetti procedurali.

@privacypride

edri.org/our-work/high-level-g…

 

I dati sensibili di migliaia di motociclisti italiani sono trapelati in rete

Nomi, cognomi e numeri di targa degli utenti di un'app per gli appassionati delle due ruote sono esposti ai malintenzionati

Lo scorso 21 maggio, infatti, sono state trovate in rete due storage Microsoft Azure Blob di proprietà di Moto.app pubblicamente accessibili, contenenti ben 211.000 file pdf con i dati personali degli utenti. Tra questi, a quanto pare, ci sarebbero nomi e cognomi dei motociclisti, i loro indirizzi di casa, i codici fiscali e anche i numeri di targa dei veicoli di loro proprietà.

@informatica

wired.it/article/dati-sensibil…

 

La proposta di Google Chrome: accetta la "funzione privacy" e otterrai il monitoraggio!

Dopo anni di crescenti critiche sul tracciamento invasivo degli annunci pubblicitari, nel settembre 2023 Google ha annunciato che avrebbe eliminato gradualmente i cookie di terze parti dal suo browser Chrome. Da allora, gli utenti sono stati gradualmente indotti ad abilitare una presunta “funzione di privacy degli annunci” che in realtà traccia le persone. Mentre la cosiddetta “Privacy Sandbox” viene pubblicizzata come un miglioramento rispetto al tracciamento di terze parti estremamente invasivo, ora il tracciamento viene effettuato semplicemente all’interno del browser da Google stesso. Per fare ciò, l’azienda ha teoricamente bisogno dello stesso consenso informato da parte degli utenti. Invece, Google inganna le persone fingendo di “Attivare una funzione di privacy degli annunci”. noyb ha quindi presentato un reclamo all'autorità austriaca per la protezione dei dati.

@privacypride

noyb.eu/en/google-sandbox-onli…

 

Microsoft viola la privacy dei bambini, ma dà la colpa alla scuola locale. Il nuovo post di NOYB sulla scuola delle bigtech e il GDPR

Sulla scia della pandemia, le scuole dell'Unione Europea hanno iniziato a implementare sempre più servizi digitali per l'apprendimento online. Se da un lato questi sforzi di modernizzazione sono uno sviluppo apprezzabile, dall'altro un piccolo numero di grandi aziende tecnologiche ha immediatamente cercato di dominare lo spazio, spesso con l'intenzione di abituare i bambini ai loro sistemi e creare una nuova generazione di futuri clienti "fedeli". Una di queste è Microsoft, i cui servizi 365 Education violano i diritti di protezione dei dati dei bambini. Quando gli studenti vogliono esercitare i loro diritti GDPR, Microsoft afferma che le scuole sono il "responsabile del trattamento" dei loro dati. Tuttavia, le scuole non hanno alcun controllo sui sistemi.

Primo reclamo contro Microsoft
Secondo reclamo contro Microsoft

@privacypride

noyb.eu/it/microsoft-violates-…

 

Provvedimenti da copiare: il Presidente USA Biden emetterà un ordine esecutivo che si pone l’obiettivo di proteggere i dati personali degli americani dagli abusi dei Paesi che vengono identificati come a rischio.

L’ordine consente al Procuratore generale di impedire il trasferimento su larga scala dei dati sensibili, come quelli genomici, biometrici, sanitari, di localizzazione e finanziari. Questi dati possono essere usati per tracciare le persone, violare la loro privacy e consegnarli anche a servizi di intelligence stranieri. Le aziende raccolgono una quantità enorme di dati che possono essere venduti e finire nelle mani di governi o servizi segreti stranieri, con rischi significativi per la privacy e la sicurezza nazionale, specialmente per i militari.

L’ordine esecutivo di Biden rappresenta una delle azioni più significative mai intraprese per proteggere i dati degli americani.

@privacypride

whitehouse.gov/briefing-room/s…

 

Chi vusa püsé la vaca l'è sua. L'analisi di Christian Bernieri sul provvedimento del Garante che include il Documento di indirizzo in materia di posta elettronica.

@privacypride

[Temo che alcuni consulenti e DPO potranno arroccarsi su posizione reattive, di pancia, elaborate come workaround in risposta al documento del Garante.

Un’azienda potrebbe arrivare a misure paradossali, non tanto per eliminare il problema inteso come il rischio sottesa al trattamento, quanto per togliersi dall’impiccio se il problema viene percepito nella norma stessa.

](https://bernieri.blogspot.com/2024/02/chi-vusa-puse-la-vaca-le-sua.html)

bernieri.blogspot.com/2024/02/…

 

🔴Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2024 l’Avviso di indagine conoscitiva in materia di webscraping.

👉Al via la possibilità di inviare osservazioni, commenti ed eventuali proposte operative

@privacypride

➡️garanteprivacy.it/home/docweb/…

 

Proposta di riforma per la privacy e la ricerca scientifica – Tavolo Salute di State of Privacy

@privacypride

Dal Tavolo Salute di “State of Privacy”, sono emerse alcune proposte per modificare la normativa sul trattamento dei dati personali

 

Lettera a un giornalista che non ha capito niente. Il messaggio di Dan Gilmor*, giornalista esperto di nuovi media e fautore di un nuovo giornalismo tecnologico alla portata di tutti

@giornalismo

:«Caro giornalista che continui a lavorare per l'interesse di Musk: lo stai sostenendo. Lo stai aiutando.

Lo stai facendo nonostante il suo dimostrato disprezzo nei tuoi confronti, nonostante il suo sostegno agli estremisti - e, ad oggi, il suo assoluto antisemitismo (incolpando di fatto gli ebrei per la perdita di pubblicità del suo vile sito).

So che credi di ottenere valore dall'essere "dove sono le persone", ma a volte i principi richiedono sacrificio.

La posta in gioco è così alta.»

(*) Dan Gillmor è uno scrittore, giornalista ed editorialista tecnologico statunitense. È direttore di News Co/Lab, un'iniziativa per elevare l'alfabetizzazione e la consapevolezza delle notizie, presso la Walter Cronkite School of Journalism and Mass Communication dell'Arizona State University. Dan Gillmor è anche nel consiglio di amministrazione di The Signals Network, un'organizzazione senza scopo di lucro che sostiene gli informatori.
Gillmor è stato autore di un libro, We the Media, pubblicato nell'agosto 2004, all'interno del quale riassume il ruolo di nuove applicazioni tecnologiche come blog, RSS, SMS, peer to peer, ma in particolar modo mette in evidenza il ruolo di un medium come internet che aiuta i giornalisti indipendenti ad affermarsi, a combattere il consolidamento dei media tradizionali.
(fonte: Wikipedia)
mastodon.social/@dangillmor/11…

 

Sharenting - Suggerimenti del Garante Privacy ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

@eticadigitale

Con il termine “sharenting” si intende il fenomeno della condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (foto, video, ecografie).

Il neologismo, coniato negli Stati Uniti, deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità). La gioia di un momento da condividere, pubblicando l'immagine dei propri figli, è un'emozione comprensibile, ma allo stesso tempo è necessario chiedersi se ci sono rischi nell’eccessiva sovraesposizione online.

[–] [email protected] 0 points 2 years ago (1 children)

@sexy_peach Actually I reduced from H2 to H4 and the result is now here

[–] [email protected] 1 points 2 years ago (3 children)
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