this post was submitted on 16 Oct 2024
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Politica interna, europea e internazionale
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No, non sei d'accordo con me, e soprattutto io non sono d'accordo con te :)
In particolare, io non credo che, a parità di altri fattori, un immigrato sia più propenso al crimine che un esemplare di pura razza italica (se solo ci ragioni sopra, ti accorgerai che non ci credi neanche tu).
È vero invece che può finire per dedicarsi al crimine chi non può lavorare legalmente (*1), motivo per cui forse sarebbe il caso di dare ai clandestini una qualche alternativa (il che non significa "cittadinanza" e neanche "permesso di soggiorno") invece che lasciarli a se stessi dopo aver consegnato loro il foglio di via.
Non è questione di accoglienza bella o brutta, o di essere buoni o cattivi...
*1 più spesso invece finisce per farsi sfruttare da italianissimi geni schiavisti dell'imprenditoria, e... per la verità anche quelli che si dedicano al crimine finiscono per essere sfruttati da italianissimi geni criminali dell'imprenditoria (o... forse ti risulta che l'immigrato sfigato che spaccia sotto casa tua guidi una mercedes?)
*2 il senso di insicurezza di chi vede un criminale in chiunque abbia la pelle scura o vestiti di foggia esotica è uno di questi, ma ce ne sono altri più oggettivi come il caporalato e il lavoro nero (se non per ragioni etiche, almeno perché chi li pratica fa concorrenza sleale e danneggia le aziende per bene, insieme a chi lavora per queste aziende per bene)
Un immigrato non è più propenso al crimine perché è immigrato, ma perché viene da una società con culture differenti. I numeri sui reati dicono che la % dei reati commessi da immigrati è superiore alla % di immigrati presente in Italia, è un dato di fatto; non mi ricordo le % precise ma è una cosa tipo i reati commessi da immigrati sono il 20% del totale, gli immigrati in Italia sono il 10% della popolazione totale, numeri completamente a caso ribadisco. Il problema di lasciarli a se stessi è esattamente quello che dico io ed è collegato al "non siamo in grado di fare accoglienza".
Il portare gli immigrati in altre nazioni è un sistema che piace, ed è un percorso che anche altre nazioni hanno intenzione di intraprendere.
Non sequitur. Dimentichi di considerare l'impatto delle condizioni di vita attuali dell'immigrato in Italia... non credi che facciamo più reati perché in media tra loro ci sono più disperati che non hanno alternative e non perché son cresciuti in culture inferiori a qvella italica (BTW: conosciuta in tutto il mondo per il rispetto delle regole e il senso civico dei suoi cittadini).
La stessa dinamica c'è tra gli italiani che hanno avuto la sfortuna di crescere in zone povere (della città o della penisola) e chi viene da posti più sani... sono certo che se vai a guardare i dati, ammesso che esistano, scoprirai che i reati (quelli spicci - certo non l'aggiotaggio!) sono più comuni tra chi è nato al sud o in zone periferiche sfigate, e questo non significa certo che la cultura di Rogoredo sia inferiore a quella di San Babila.
Pensa se ti trovassi tu senza documenti, senza alcun tipo di supporto (sociale o di parenti/amici), col timore di essere maltrattato anche dalla polizia e senza alcuna prospettiva legale di uscire dalla situazione in cui sei.... secondo te questo impatterebbe sulle tue scelte di vita più o meno della "cultura" dei tuoi?
Non è un problema di "culture differenti". La realtà è che agli stranieri a cui viene dato il permesso di soggiorno delinquono tanto quanto gli italiani, proprio perché il problema è il fatto di vivere in clandestinità che porta le persone a commettere reati non una supposta "cultura differente" che per qualche bizzarro motivo li porterebbe a fare cose illegali.
Non ho mai detto che è un problema avere culture differenti. Quello che dici dopo è smentito dai numeri però.
I numeri sono solo numeri se non vengono analizzati, possono voler dire tutto e possono voler dire nulla. Ti ricordo il famoso nesso tra la scomparsa dei pirati e il global warming.
Per esempio: ci sono, in percentuale, molti più stranieri nelle carceri degli italiani ma il motivo principale è che agli stranieri vengono quasi sempre negati i domiciliari: https://www.editorialedomani.it/fatti/agli-stranieri-domiciliari-negati-e-piu-arresti-il-carcere-italiano-e-fondato-sul-razzismo-kzq4ojcr
Inoltre personalmente credo che dire che "un immigrato è più propenso al crimine perché viene da una società con culture differenti." sia implicitamente razzista. Non c'è nessun problema di cultura differente, c'è un problema di sistema portato allo stremo volutamente per far sì che per gli immigrati siano più portati a commettere passi falsi e a commettere illegalità.
Ok ho capito, siamo già arrivati al punto di dare del razzista a caso. Mi ritiro perché vedo che la discussione sta andando verso strade che non mi piacciono per niente. Buona serata.